Il romanzo di Adelina Cortese, E un giorno verrà…, è veramente singolare. Singolare perché, oltre a risolversi in uno stile fresco e semplice, rappresenta uno dei pochi esempi di narrativa femminile nel genere della fantascienza, territorio questo generalmente monopolio e prerogativa di immaginazioni maschili e quindi raramente sperimentato dalle donne. Che cos’è E un giorno verrà… ?: è una corsa nello spazio a esplorare i pianeti del nostro sistema solare, visti e vissuti dal punto di vista ingenuo e spontaneo di Anita, la protagonista astronauta che intraprende un viaggio a bordo di una navicella spaziale fra i vari mondi del nostro universo astronomico. (…) Il viaggio nello spazio diventa anche un percorso nello spazio interiore della protagonista che diventa l’osservatrice delle stranezze dei nuovi mondi ma anche delle bizzarrie dei rapporti umani più abituali. (…)L’opera della Cortese sembra pensata per lettori giovani ma al contempo mantiene l’impegno di un’indagine narrativa profonda che cerca di rispondere alle domande continue esistenziali, adolescenziali e adulte insieme, sul significato della vita in un universo infinito che paradossalmente sembra sempre più ristringersi tanto da diventare grottesco:“La fantasia, per quanti sforzi avesse fatto, non sarebbe mai riuscita a raggiungere l’enigma, forse la realtà ce l’avrebbe fatta. Ma ci voleva molta pazienza.” |